Racconto in musica 208: Anna non conta (Heartworms – Smugglers adventure)

La cosa che mi è sempre piaciuta dell’andare ai festival musicali, grandi o piccoli che siano, è la possibilità di entrare in contatto con un sacco di bella musica che non sapevi esistesse. Il BBK di luglio a Bilbao non ha fatto eccezione, con la pioggia del venerdì che ci ha “costretti” pigiati come sardineContinua a leggere “Racconto in musica 208: Anna non conta (Heartworms – Smugglers adventure)”

Racconto in musica 201: Maxwell Street (Dry Cleaning – Every day carry)

Arriva un’età in cui cominci a dimenticare le cose. Non quelle importanti, quelle mi sfuggivano già vent’anni fa, insieme a cose meno importanti ma difficili da ignorare: ho fatto una settimana senza ricordare il nome di Scarlett Johansson, e mica a inizio carriera. Le cose che dimentico però, e che una volta mi restavano inContinua a leggere “Racconto in musica 201: Maxwell Street (Dry Cleaning – Every day carry)”

Due ritorni in nome dello shoegaze: i dischi di Glazyhaze e Cowards

Il secondo album è sempre il più difficile diceva Caparezza, talmente difficile che io con le mie band non ci sono mai arrivato. Con una, dopo un primo disco registrato in maniera terribile, registrammo un Ep molto migliore sotto ogni punto di vista ma che tecnicamente non si può considerare il secondo disco, pure in tempiContinua a leggere “Due ritorni in nome dello shoegaze: i dischi di Glazyhaze e Cowards”

Racconto in musica 189: Qualcosa di cui parlare (English Teacher – Broken biscuits)

Uno dei ricordi più belli che ho sul fronte della musica dal vivo è il Mad Cool Festival di Madrid, edizione 2017. Io e un mio amico ci siamo fatti tre giorni in un’enorme area che conteneva cinque palchi diversi e un cartellone sterminato di nomi, dagli headliner Foo Fighters, Green Day e Kings ofContinua a leggere “Racconto in musica 189: Qualcosa di cui parlare (English Teacher – Broken biscuits)”

Racconto in musica 184: Non una commedia romantica (Camilla Sparksss – Psycho Lover)

Per un certo periodo, negli anni in cui smontavo il salotto di casa mia per organizzarci dentro dei concerti, io e l* altr* membr* dell’associazione novarese ASAP ci siamo avvalsi dell’importante contributo dell’agenzia di booking Vertigo e del suo fondatore Matteo. È grazie a lui se mi sono ritrovato a fare da fonico improvvisato aContinua a leggere “Racconto in musica 184: Non una commedia romantica (Camilla Sparksss – Psycho Lover)”

Non l’album indie che mi aspettavo: Yo homo! di The Irrepressibles

Se non siete particolarmente giovani potreste ricordarvi del periodo in cui quella che era chiamata “musica alternativa” divenne “indie”. È stato un processo in cui è difficile individuare il momento esatto della metamorfosi, ma io associo quel periodo di transizione con l’invasione delle band con THE nel nome. The Hives, The Raveonettes, The Strokes, TheContinua a leggere “Non l’album indie che mi aspettavo: Yo homo! di The Irrepressibles”

Racconto in musica 176: Tre fasi (Beak> – Allé sauvage)

Come molt* (presumo, non voglio fare il sociologo che non sono) lo sviluppo dei miei gusti musicali è passato per fasi assolutistiche: mi piace questo, ascolto solo questo. Non mi sono mai direzionato verso un solo genere alla volta, espandendomi anche in territori affini (grunge -> alternative rock italiano, punk -> ska), ma i territoriContinua a leggere “Racconto in musica 176: Tre fasi (Beak> – Allé sauvage)”

Racconto in musica 175: L’ultimo addio (And The Bear – Last goodnight)

Mi è capitato spesso di iniziare delle nuove avventure senza quasi rendermene conto. Nel lontano 2014 (era il 2014?) partecipai a un concorso letterario e di lì a meno di un anno finii per far parte dell’associazione Asap – As Simple As Passion che lo organizzava e a ritrovarmi, per qualche anno, a smontare ilContinua a leggere “Racconto in musica 175: L’ultimo addio (And The Bear – Last goodnight)”

Racconto in musica 165: Invano (Squid – If you had seen the bull’s swimming attempts you would have stayed away)

Ci sono così tant* artist* in Italia e nel mondo che ripetermi mi sembra un peccato. Capita, sia chiaro, che una band che ho recensito mi incuriosisca a tal punto che dopo una recensione si becchi anche un racconto dedicato (vedi alla voce I Fasti, che stanno per tornare con un nuovo disco, o ZiDima,Continua a leggere “Racconto in musica 165: Invano (Squid – If you had seen the bull’s swimming attempts you would have stayed away)”

Dieci variazioni sul tema: Bloom dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger!

Negli anni le mie modalità di scelta sul cosa recensire o meno sono cambiate, prendendo forme variabili del caos che ho in testa: a metà anni duemila, quando i dischi arrivavano ancora in forma fisica e potevi farti affascinare da una cover, il mio criterio principale era visivo. Fu il metodo con cui scelsi inContinua a leggere “Dieci variazioni sul tema: Bloom dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger!”

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