
Racconto in musica 101: Fantasia (Birthh – Wraith)
Capita di rado che io e la massa siamo in perfetto accordo. Con massa non intendo il mainstream, giusto quelle cifre che possono giustificare la parola “fenomeno”: di solito quando spuntano fuori, i fenomeni del panorama indipendente, io sono voltato dalla parte sbagliata o, lo ammetto, do la precedenza ad altro dicendomi “tanto ho tempo”.Continua a leggere “Racconto in musica 101: Fantasia (Birthh – Wraith)”

Un problema del cazzo: considerazioni sparse sulla relativa assenza di peni sul piccolo e grande schermo
Per i miei amici, in particolare quelli con cui suono da anni (e che già sopportano la mia inettitudine con la sei corde), ormai è una barzelletta che non fa più ridere, per la mia compagna sta diventando tale man mano che ne abuso: ogni volta che si parla di qualcosa, io faccio paragoni conContinua a leggere “Un problema del cazzo: considerazioni sparse sulla relativa assenza di peni sul piccolo e grande schermo”

Racconto in musica 100: Finalmente tu (Edda – Spaziale)
Ci sono date che entrano nella storia, quella con la s minuscola purtroppo e solo perché la loro rilevanza non è percepita dalla massa. Una di queste è il 26 luglio 2018. Osio Sopra, provincia di Bergamo. Da qualche anno in questo piccolo paese ha aperto un locale, il Joe Koala, che propone ottima birraContinua a leggere “Racconto in musica 100: Finalmente tu (Edda – Spaziale)”

L’inevitabile punto della situazione, più una fanzine
Domenica su questo blog verrà caricato il centesimo racconto. Al momento non so ancora chiaramente di cosa parlerà (ho due bozze in forno, speriamo non brucino), né pertanto di quale artista tratterà la centesima introduzione. Avete presente quando vi dicono che per fare le cose bene serve pianificarle altrettanto bene? E che serve costanza? Ecco,Continua a leggere “L’inevitabile punto della situazione, più una fanzine”

Racconto in musica 99: Maledetta sfortuna (Fine Before You Came – Buio/Appello)
Gente siamo arrivati a 99 racconti. Novantanove! Quando ho aperto il blog mica lo sapevo per quanto sarei andato avanti, e c’è da dire che questa cifra ci ho messo solo due anni e qualcosa a raggiungerla mica un decennio, però oh: novantanove! A un passo dalla terza cifra ti viene un po’ quella sindromeContinua a leggere “Racconto in musica 99: Maledetta sfortuna (Fine Before You Came – Buio/Appello)”

Fidati di chi non ci è mai stato: il sud-ovest degli States in Zia Dot di Riccardo D’Aquila
L’estate scorsa, all’interno di un articolo in cui parlavo dei podcast migliori ascoltati durante le mie ferie, ne ho fatto solo una piccola menzione, ma per gli appassionati di libri Copertina di Matteo B. Bianchi è un ascolto imprescindibile. Una volta ogni due settimane lo scrittore consiglia un buon numero di letture fra quelle cheContinua a leggere “Fidati di chi non ci è mai stato: il sud-ovest degli States in Zia Dot di Riccardo D’Aquila”

Racconto in musica 98: Addio (Giardini Di Mirò – Flat heart society)
Si può menzionare per due settimane di fila la stessa band senza che questa sia poi protagonista dell’articolo? Si può parlare dello stesso genere musicale (prendendola alla larga) per due volte in quattro giorni? Sarà che, arrivato a quasi cento racconti, uno comincia a ripetersi, ma io questo racconto della domenica lo introduco menzionando iContinua a leggere “Racconto in musica 98: Addio (Giardini Di Mirò – Flat heart society)”

Raccontare senza parole (o quasi): le potenzialità narrative della musica strumentale attraverso tre dischi
Foto di Dmitry Demidov da Pexels Per chi segue questo blog non sarà una scoperta sapere che sono un appassionato di musica strumentale. Post-rock, math-rock e qualunque derivazione sul genere hanno cominciato ad affascinarmi anni fa, poi ho espanso gli orizzonti ancora un po’ arrivando ad esempi di jazz contemporaneo o di “elettronica intelligente“. Che ci trovo? Ispirazione,Continua a leggere “Raccontare senza parole (o quasi): le potenzialità narrative della musica strumentale attraverso tre dischi”

Racconto in musica 97: Al limitare di un sogno (Electric Youth – Runaway)
Quanto conta il modo in cui si scopre qualcosa di nuovo? Ricordo che anni fa, in un periodo di poco successivo alla mia scoperta dei Russian Circles, entrai in contatto con una piccola polemica che viveva nei meandri dei commenti su YouTube: una loro canzone era usata nei titoli di coda del videogioco Dead Space,Continua a leggere “Racconto in musica 97: Al limitare di un sogno (Electric Youth – Runaway)”

Regole e sentimenti: il luogo di lavoro secondo Daniel Orozco in Orientamento
Nell’ultimo articolo accennavo a due libri inerenti al lavoro che mi avevano colpito particolarmente nel recente periodo. L’idea iniziale era di parlarne assieme in un unico articolo, poi le cose da dire su Manodopera di Diamela Eltit si sono sommate fino a convincermi a dare più spazio alle singole opere: oggi tocca quindi a Orientamento,Continua a leggere “Regole e sentimenti: il luogo di lavoro secondo Daniel Orozco in Orientamento”
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