Com’è scritta male questa serie irresistibile: Sirens

Galeotta è stata la lettura di Film brutti, il libro di Andrea Carobbio (di cui avevamo parlato qui) dove l’autore, in mezzo a un sacco di pellicole talmente terribili da fare il giro e diventare adorabili, parlava anche di una serie: The lady di Lory Del Santo. È stata la spinta per una riscoperta fondamentaleContinua a leggere “Com’è scritta male questa serie irresistibile: Sirens”

Esco dal mio corpo e ho molta paura: The substance e It’s what’s inside

Da che David Cronenberg si è messo a fare cinema, sdoganando forse non per primo ma almeno per più influente un rapporto disturbante fra corpo umano e settima arte, di mutazioni ne sono passate parecchie davanti alla cinepresa. L’horror è ovviamente il genere che più ha esplorato il modo in cui un corpo poteva essereContinua a leggere “Esco dal mio corpo e ho molta paura: The substance e It’s what’s inside”

Poveri, fallibili criminali: The killer, Ripley e Joker – Folie à deux

Alcune settimane fa ho letto su Nazione Indiana un’interessante articolo di Giacomo Agnoletti che metteva a paragone due serie apparentemente agli antipodi: Better call Saul e L’amica geniale. Le conclusioni a cui arriva non mi sono sembrate completamente a fuoco, ma l’analisi che fa della serie di Gilligan è degna d’attenzione: stringendo molto, Agnoletti sostieneContinua a leggere “Poveri, fallibili criminali: The killer, Ripley e Joker – Folie à deux”

Finto come la verità: Baby reindeer e May December

Non potevo esimermi dal citare e ribaltare il motto “stranger than fiction”, anche  perché è incidentalmente il titolo di un ottimo album dei Bad Religion e di un bel film con Will Ferrell, per parlare di Baby reindeer, serie creata da Richard Gadd da poco uscita su Netflix, e di May December, film di Todd HaynesContinua a leggere “Finto come la verità: Baby reindeer e May December”

Fair play = fair movie, ovvero un film sulla disparità di genere libero dagli stereotipi

Esiste un mondo in cui i contenuti originali di Netflix sono tutti del calibro di Roma di Alfonso Cuarón o The irishman di Martin Scorsese, ma non è questo. Non voglio strapparmi le vesti in nome del cinema d’autore, io i due film appena menzionati non li ho onestamente visti, ma sarebbe sicuramente preferibile unContinua a leggere “Fair play = fair movie, ovvero un film sulla disparità di genere libero dagli stereotipi”

Guillermo sì, Guillermo no: la scalata di Del Toro alla conquista di Netflix

Come si fa a non voler bene a Guillermo Del Toro? Il regista messicano ha una faccia bonaria che ti fa venir voglia di abbracciarlo, ma tutta la tenerezza che ispira sarebbe nulla se ti piantasse lì che so, un Funny games a caso. Invece lui coi suoi film ti dà l’idea di un eternoContinua a leggere “Guillermo sì, Guillermo no: la scalata di Del Toro alla conquista di Netflix”

Streaming vs streaming: The playlist, la serie su Spotify targata Netflix

Come tante altre persone appassionate di musica, ho un rapporto ambivalente con Spotify. Apprezzo la possibilità di ascoltare musica gratis (anche se da qualche mese sono passato all’abbonamento premium) e ho scoperto più di un’artista tramite la Discover weekly (croce e delizia: se una settimana sbaglio ad ascoltare solo una band, la settimana dopo l’algoritmoContinua a leggere “Streaming vs streaming: The playlist, la serie su Spotify targata Netflix”

Come il racconto, ma con più traumi: Spiderhead

Qualche anno fa ho frequentato un corso di scrittura creativa alla scuola Belleville di Milano, a conclusione del quale ho presentato un progetto editoriale a un editore e ad un agente letterario. Il mio progetto partiva già con una pecca: era una raccolta di racconti. Per la precisione una raccolta di Storie d’amore andate inContinua a leggere “Come il racconto, ma con più traumi: Spiderhead”

Fantascienza e antropocentrismo: la terza stagione di Love, Death & Robots

La mia memoria storica fa abbastanza schifo (spero di non diventare, da anziano, uno di quelli che dice “erano meglio i politici di una volta!”), ma ricordo che quando, nel 2019, uscì la prima stagione di Love, Death & Robots la serie antologica di Netflix venne lanciata in pompa magna. Fece parlare tanto di sé,Continua a leggere “Fantascienza e antropocentrismo: la terza stagione di Love, Death & Robots”

L’arte del fare un passo indietro: considerazioni sparse sulla terza stagione di Master of None

C’è un momento molto significativo nel primo episodio della terza stagione di Master of None, serie creata dal comico statunitense Aziz Ansari. Denise (Lena Waithe), amica di lunga data del protagonista Dev (interpretato da Ansari stesso), sta cercando di avere un figlio con la moglie Alicia (Naomi Ackie), anche se sarebbe meglio dire che èContinua a leggere “L’arte del fare un passo indietro: considerazioni sparse sulla terza stagione di Master of None”

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