Questa è un’altra di quelle introduzioni in cui sproloquio e mi interrogo sul concetto di “indipendente”? Eh sì, cavolo, lo è. Perché in fondo sono una persona semplice, a cui piacerebbe saper distinguire chiaramente il chiaro dallo scuro, però poi com’è come non è mi infilo sempre nelle zone di grigio e ci rimesto eContinua a leggere “Racconto in musica 212: Involtini primavera e riso Shangai (Kate Nash – Nicest thing)”