Qualche anno fa ho scritto un articolo in cui evidenziavo le caratteristiche di tre film horror, auspicando che fossero prese ad esempio per trovare nuovi modi di fare paura. In quel trittico figurava It follows, fra i primi esempi di quello che nei casi migliori possiamo chiamare “elevated horror” (al netto delle lamentele di chi pensaContinua a leggere “Sogno o son inquieto, o dell’importanza dell’atmosfera in BOHÈME di Kety Fusco”