
Non so bene perché, ma la musica degli /handlogic mi fa pensare al Natale. Mi era già capitato di fare questa associazione recensendo il loro primo ep, ma in quel caso ero giustificato dal periodo festivo. Il loro primo disco Nobodypanic invece l’ho spolpato solo in questi giorni, a distanza di un paio di mesi dal loro live al Circolo Ohibò di Milano, ma certi suoni e le atmosfere raffinate mi hanno comunque trasportato in una regione mentale dove imperversano abeti, neve e una certa nostalgia.
La band fiorentina, uscita da quel calderone di talenti che è il Rock Contest di Controradio (che fra gli altri ha tenuto a battesimo gli Offlaga Disco Pax e Samuel Katarro, ora King of the Opera), ha un suo modo ben riconoscibile di fare musica, pescando dal pop elettronico ma non lesinando sulle distorsioni e, in generale, su una gamma di suoni ampia e variegata, così come lo sono le atmosfere dei brani. Si va dai lenti minimali come Long distance relationship, A little lie e Perched (quest’ultima la meno riuscita del gruppo) a brani più solari come Gratitude, su cui aleggia un’atmosfera pop di inizio anni novanta, passando per una Ego che alterna soffici strofe a ritornelli sincopati in cui la vena elettronica si fa più aggressiva. Se proprio Natale dev’essere, insomma, gli /handlogic saranno i vostri parenti che ravvivano la festa andando fuori dagli schemi.

Communicate, nuovo singolo della band (di cui qui potete vedere il video), è il pezzo più energico del lotto, giocandosela alla pari con un’altra perla rara, ovvero la cover di Paranoid Android dei Radiohead. Gli /handlogic affrontano l’arduo compito rivoltando come un calzino la canzone originale, tenendo solo le parti che gli interessano e sfogandosi nel finale come e più di quanto facevano Thom Yorke e soci, per un effetto che dal vivo è ancora più dirompente. Ogni brano ha una sua peculiarità, e probabilmente vi ritroverete a canticchiare già dal ritornello dell’iniziale Supernatural, apripista ideale dell’esperienza sonora.
È sempre bello vedere una band confermare le buone impressioni, ma gli /handlogic non si accontentano e rilanciano alla grande. A fronte di pochissime pecche, Nobodypanic mette in mostra musicisti che creano musica accessibile con una cura per il dettaglio che piacerà a palati più esigenti. Un’ottima notizia per la musica italiana, ma ci sono le carte in regola per farsi notare anche oltre confine.
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2 pensieri riguardo “/handlogic: quando pop vuol dire classe ed energia”